venerdì 22 giugno 2018

NOI E IL CALCIO PARTE IV (Stagione 2017/2018)


È arrivata la fine di una lunga stagione. Compiuto l’ultimo torneo, l’ultimo lavaggio della divisa, le ultime zolle staccate dalle suole. Il termine di una bella annata, come il vino, finita con il sole e il vento, con un buon sapore che rimarrà nel ricordo fino a settembre.
Dopo l’estate cambieranno scuola e sul campo invece si giocherà a 9. Si allargheranno le porte e lo spazio su cui correre, come si dovranno ampliare le loro piccole menti e i loro zaini pieni di libri quando metteranno i piedi sul prossimo gradino.
Chissà se saremo pronti anche noi grandi, come a bordo campo, quando diventerà sempre più difficile accettare gli errori e le sconfitte. Quando saremo sproporzionati nell’esplosione di entusiasmo ad ogni vittoria. Forse sì, saremo pronti, perché alla fine si griderà sempre “Forza Gera” comunque vada.
Un anno ancora per imparare che a volte si vince e a volte si perde. Che si può perdere contro i forti e poi vincere su quelli che hanno sconfitto i forti, in uno sciocco giro di giostra che serve a capire che la palla è rotonda. Che si può essere ultimi anche se si è stati bravi o essere primi per un colpo di fortuna. Un passo in più che fa diventare grandi, perché non si finisce mai di imparare la lezione più difficile: l’importanza dell’impegno, l’importanza di essere squadra.
I nostri piccoli ma immensi guerrieri legati dalla stessa voglia di giocare. Un gruppo che cresce e si amplia ogni anno, eppure, da come si guardano, sembra siano sempre stati gli stessi dall’inizio, tutti lì a correre sgangherati da quando non sapevano ancora allacciarsi le scarpe.
Da sempre loro, che bevono dalle stesse borracce, che si scambiano incuranti le magliette e i calzettoni, che mangiano le caramelle come se non ci fosse un domani, che condividono segreti, si proteggono e si accettano come nessun adulto saprebbe mai fare.
Arriverà un giorno in cui dovranno scegliere altro, ma non è adesso. Ora è il tempo per loro, il tempo delle corse, del divertimento e dell’entusiasmo. E’ il tempo nostro, di restare, di tifare, di stare bene insieme. Ora, e per il prossimo anno biancorosso, Forza Gera!

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